Quando riceve?
Se la Psicoterapia si dovesse prolungare, per due anni la sua tariffa rimarrà stabile anche nel caso in cui i costi siano aumentati per i nuovi pazienti. Successivamente è possibile che l’adeguamento alla tariffa in vigore.
Non si accettano, durante la Psicoterapia, richieste di appuntamenti che vanno oltre la settimana. Tranne che non siano concordati sin dall’inizio della psicoterapia e per motivi eccezionali, come impegni presi precedentemente o eventi imprevisti particolari. Gli appuntamenti successivi che vanno oltre la settimana, (9-15 giorni, o peggio dopo un mese, ecc., Freud parlava della crosta del lunedì, poichè passsavano 2-3-giorni senza il lavoro psicologico) sono delle consulenze, che non vanno bene se la persona necessita di psicoterapia, altrimenti lo psicoterapeuta fisserebbe delle consulenze. Pertanto quando il paziente in psicoterapia o all’inizio, decide di voler fissare un appuntamento dopo 10-15-giorni, tale decisione non è possibile ed è da considerare, interruzione. La psicoterapia ha bisogno di regole, di tempi di lavoro ristretti e costanti se si vogliono raggiungere gli obbiettivi che il paziente si auspica. E' lo Psicoterapeuta che conosce quello che è più giusto per quel paziente per poter stare bene e le richieste che tenderebbero a mantenere il disturbo. Se il paziente vuole continuare a decidere, come ha fatto sempre, il modo per risolvere il suo problema, farebbe bene a non intraprendere questo impegno, non è obbligato. Comunque anche questa richiesta andrebbe valutata nell’ambito delle sedute.
Se si prende un primo appuntamento e non si è nelle condizioni di essere presenti in studio richiedo, come manifestazione di rispetto, di avvisarmi tempestivamente, in modo che io possa riorganizzarmi con gli appuntamenti della giornata, per dare l'opportunità ad altri in lista d'attesa, di subentrare.
Eventuale richiesta di cerificato o di relazione, anche per chi è in psicoterapia, ha un costo a parte: il certificato ha un costo di 30 €; la relazione ha un costo che varia da 80 a 400 €. -----------------------------------------------------
Cosa accade dal momento che si decide di andare dallo psicologo o dallo psicoterapeuta?.
Accade esattamento quello che accade andando da qualsiasi altro professionista della salute. La persona cerca di fare capire esponendo al professionista qual'è il problema per risolvere un suo bisogno.
Cercherò di considerare alcune fra le più comuni domande che vengono poste a tale proposito.
Andare dallo psicologo per certi versi ricalca le visita medica, per altri è completamente differente.
Domande Frequenti
“Non so da dove cominciare, mi faccia qualche domanda!”
Dobbiamo raccontare la nostra vita ma …da quando? Da quando siamo nati oppure dal primo evento significativo che ancora ricordiamo, oppure semplicemente dal primo ricordo che abbiamo? Non c’è una scaletta, dovete esprimere ciò che vi sta più a cuore, oppure ciò che vi toglie il sonno, insomma, se avete un problema specifico, si inizia da li se invece c’è solo un malessere diffuso e ancora mal delineato, si può cominciare anche raccontando un sogno e da li partire. Da qualsiasi punto si parte, si arriva sempre al centro … del problema.
Proviamo quindi a chiarire il problema.
Quando andiamo dal medico perchè avertiamo un malore, che facciamo … glielo facciamo indovinare?
Certamente no, indichiamo la parte dolorante. Da noi, psicologi, accade la stessa cosa. Non abbiamo la palla di vetro, abbiamo bisogno di sapere esattemente come il medico di conoscere il problema, quindi, apritevi senza remore. Dall'analista tutto quello che viene espresso non viene giudicato, non serve, ciò che viene espresso ha valore solo per aiutare la persona che chiede aiuto a capire il suo vissuto per poter vivere meglio. Il giudizio dell'analista non serve in analisi, l'analista deve essere equidistante dal problema del paziente, per poterlo aiutare. Perciò la persona si deve sentire libera di esprimersi e l'analista non deve aggiungere al problema espresso, il peso del proprio giudizio perchè così si rischia di confondere il paziente (controtransfert). Il paziente deve capire il proprio giudizio non quello dell'analista.
Se invece pensate che, anche se non abbiamo la palla di vetro, abbiamo invece strumenti misteriosi e siamo in grado di comprendere tutto semplicemente guardandovi negli occhi, oppure vedendo come vi accomodate, oppure come parlate, sappiate che questo non è vero.
Andando dallo psicologo sappiate che si fa una sola cosa: si parla, non si fa altro. Potrebbero servire più sedute prima di comprendere appieno il nocciolo del problema, mentre è posibile che alla fine del primo incontro il terapeuta vi proponga come eventualmente proseguire.
Per ogni dubbio o perplessità, evitate di andare in internet o chiedere ad amici se prima non lo avete fatto con il vostro terapeuta. Chi scrive su internet non conosce la vostra storia e l'amico vi parlerà del vostro problema da amico, ma per problemi che fanno soffrire, che persistono da tempo, l'aiuto di un amico o di un familiare non basta, ci vuole la conoscenza profonda della dinamica del problema e il giusto distacco affettivo.
Come si sceglie il professionista e perchè a volte le tariffe sono diverse?
La Scelta, La Competenza, La Tariffa Del Professionista Va Valutata In Base a: Il percorso formativo (effettuato presso università e scuole riconosciute: Laurea, Specializzazioni, Master Universitari). Gli anni di esperienza lavorativa come Psicologo e come Psicoterapeuta. Esperienze lavorative acquisite in diversi ambiti della Psicologia e della Psicoterapia (lavoro in Studio, in Consultorio, nell'ambito della Psicologia Giuridica e Forense, come Docente e come Relatore per conto di Istituzioni come per es. Comune e Scuole ecc.).
Poter usufruire di Psicoterapia Specialistica presso una qualificata struttura privata, con tutti i vantaggi correlati (esclusività, riservatezza, attendibilità e competenza nel lavoro e affidabilità per gli appuntamenti, possibilità di non incontrare altri utenti, il nostro studio ha due sale d'aspetto per rispettare il più possibile la privacy, ecc.).
Un insieme di metodologie applicative utilizzate nei percorsi clinici (psicoterapia), il cui fine sotteso è l’autogestione della salute nelle mani di ogni individuo .
La metodologia applicata è quella scientifica:
1) diagnosi della sintomatologia d’ingresso effettuata con strumenti diagnostici computerizzati. Somministrati prima della Psicoterapia (prima dell’intervento), dopo alcuni mesi e alla fine del trattamento, per verificare l’efficacia della metodologia clinica utilizzata e la condizione del paziente
2) monitoraggio di tutte le attività con il paziente.