Nella foto a sinistra, Basaglia, legge 180.
Quali sono i sintomi della depressione?
La depressione si può presentare con diversi sintomi e con varie combinazioni di essi.
I sintomi principali sono la tristezza, il senso di abbattimento e l'incapacità di provare emozioni piacevoli. A questo in genere si associano la perdita dell'interesse per le attività abituali e l'incapacità a prendere qualsiasi iniziativa o decisione.
Il paziente è distaccato da ciò che lo circonda (familiari, amici, lavoro), si ritira progressivamente da ogni occupazione e sembra indifferente anche di fronte a situazioni o eventi che normalmente gli davano gioia. In realtà questa apparente indifferenza è fonte di sofferenza interna per il fatto di non riuscire più a provare sentimenti ed emozioni.
Il paziente depresso non prende più decisioni, tutto gli sembra problematico o non risolvibile e progressivamente sviluppa un senso di incapacità e di inadeguatezza personale.
In genere si sente in colpa perché non riesce più a svolgere i propri compiti e si considera l'unico responsabile di eventuali problemi familiari. Molto spesso parla di gravi difficoltà economiche che la famiglia si è trovata ad affrontare per causa sua. Talvolta non esistono reali problemi economici e le convinzioni errate del paziente assumono la connotazione di veri e propri deliri di rovina.
Ad una osservazione esterna il depresso grave appare affaticato, mostra un rallentamento di tutti i movimenti, il viso è triste o indifferente e difficilmente cambia espressione. I colloqui spontanei con chi gli sta accanto divengono rari e, se gli vengono rivolte domande dirette, risponde brevemente. Altre volte invece appare agitato, irrequieto, si muove o cammina continuamente manifestando ansia e tensione.
Spesso accusa difficoltà di concentrazione e di memoria, disturbi del sonno, riduzione dell'appetito, disturbi gastrointestinali, perdita del desiderio o del piacere sessuale. Il paziente diventa triste, scoraggiato, senza speranza, si disinteressa di ciò che lo circonda e interrompe le attività abituali (lavoro, studio, impegni casalinghi ecc.). Se continua ad occuparsene, afferma di non riuscire a farlo più come quando stava bene o di farlo con estrema fatica.
Il paziente lamenta infatti riduzione della propria energia fisica, difficoltà nel pensare, nel concentrarsi e nel prendere decisioni. Per questo sviluppa progressivamente la convinzione di non valere, di essere incapace e inadeguato, e prova sentimenti di colpa nei confronti dei propri familiari.
Quando lo stato depressivo raggiunge una certa gravità il paziente si ritira da ogni attività, si isola dagli amici, trascorre la maggior parte del tempo a letto, non cura più il proprio aspetto o la propria igiene personale.
L'appetito è generalmente ridotto, il paziente mangia poco o non mangia affatto e dimagrisce talvolta in maniera evidente. Altre volte le abitudini alimentari diventano irregolari, il paziente mangia poco o soltanto particolari tipi di alimenti, non rispetta i pasti principali o mangia frequentemente. Talvolta l'appetito aumenta ed il paziente consuma in particolare cibi dolci.
Le alterazioni del sonno possono essere varie: in genere il paziente dorme meno e si sveglia molto presto (insonnia terminale), altre volte ha difficoltà ad addormentarsi (insonnia iniziale) o ha frequenti risvegli durante la notte. In altri casi, invece, il bisogno di sonno e il tempo trascorso a letto sono nettamente aumentati. Alcuni pazienti dormono molto durante il giorno e restano svegli durante la notte (inversione del ritmo sonno-veglia).
Le abitudini sessuali generalmente si riducono per la perdita progressiva dell'interesse, del desiderio e del piacere sessuale.
Questi sintomi rappresentano le manifestazioni più frequenti della depressione che però si può presentare con un'ampia varietà di forme cliniche e di livelli di gravità.