Tutor DSA, BES e ADHD

TUTOR DSA, BES E ADHI

COSA SONO I DSA, BES, ADHD?

-DSA: (Disturbo Specifico dell'Apprendimento) Comprendono tutti i disturbi legati alla sfera dell'apprendimento della: 

  • DISLESSIA (difficoltà della lettura);
  • DISORTOGRAFIA ( difficoltà delle regole ortografiche);
  • DISGRAFIA (difficoltà del tratto grafico);
  • DISCALCULIA (difficoltà del calcolo matematico).

-BES: (Bisogni Educativi Speciali) Comprendono tutte le situazioni di svantaggio in cui gli alunni possono ritrovarsi, tali da rendere difficoltoso l'apprendimento e da necessitare di supporto scolastico. Le condizioni di svantaggio a cui si fa riferimento sono essenzialmente 3:

  • DISABILITA';
  • SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO o CULTURALE;
  • DSA e/o BES.

-ADHD: (Deficit di Attenzione e Iperattività) Comprende tutti quei soggetti che mostrano difficoltà nel mantenere un'attenzione costante e mirata al fine di svolgere un dato compito. Tale deficit è caratterizzato da 3 sintomi:

  • Difficoltà di prestare attenzione e mantenere la concentrazione;
  • comportamenti impulsivi;
  • irrequietezza fisica.

COSA FA IL TUTOR DSA

Il TUTOR DSA è una figura qualificata che ha acquisito competenze specifiche in merito alla diagnosi e al trattamento dei DSA, BES e ADHD. Utilizza:

  • tecniche per promuovere il recupero, se pur non totale, delle abilità in cui il bambino/ragazzo ha bisogno di essere sostenuto;
  • Può insegnare un metodo di studio efficace ad hoc per il bambino/ragazzo.


IL TUTOR DSA NON E' UN AIUTO COMPITI. NON FA SVOLGERE I COMPITI ASSEGNATI A SCUOLA, MA CREA DELLE ATTIVITA' MIRATE PER PERMETTERE AL SOGGETTO DI SVILUPPARE TUTTE QUELLE ABILITA' IN CUI TROVA DELLE DIFFICOLTA'.

Studio di Psicologia

Dott.ssa Federica Montemurro

BARLETTA Via Achille BRUNI, 17

    MATERA V. Lupo PROTOSPATA, 48

Per prenotare

Cell. 377-1067469

     CONVENZIONE PRESSO IL NOSTRO STUDIO DI PSICOTERAPIA

 "Psicoterapia Convenzionata"
 

Grazie ad una eccezionale convenzione che lo Studio ha potuto creare, in considerazione dell'attuale momento economico sfavorevole per alcune categorie di persone, dal 01/03/2012 per la psicoterapia nelle situazioni previste dalla convenzione, gli utenti pagheranno per seduta, esclusivamente un ticket di € 25,00 per un ciclo completo di 20 incontri ottenendo un notevole risparmio rispetto alla parcella ordinaria, solitamente applicata nello studio del dott. Montemurro, che è pari a max. € 70,00- min. € 50,00.


Vedi in dettaglio le informazioni che seguono.

"Psicoterapia Solidale"

ESEMPIO DI PRIVATO SOCIALE

La "psicoterapia convenzionata"  si applica soltanto per "cicli di psicoterapia" della durata di 20 sedute ad un costo di 25,00 € per seduta. Tale proposta, può essere ripetuta per due volte consecutive, consentendo la possibilità di potere usufruire del vantaggio della convenzione fino a 40 sedute di psicoterapia, quando necessario.   

Quando si fissa il primo colloquio con lo psicoterapeuta, è opportuno specificare che si vuole usufruire della Psicoterapia Convenzionata.

 

IL PRIMO COLLOQUIO è a pagamento, la parcella è di 50,00 € ed è fuori convenzione: non è considerata nell'offerta proposta, che ha inizio successivamente alla consulenza, con la prima seduta del ciclo di 20 sedute di "Psicoterapia Convenzionata"


La Psicoterapia proposta copre il ciclo, che è in genere di 20 sedute, necessarie per un minimo di efficacia della Psicoterapia.

 Il numero di sedute effettive che si faranno dipenderà, caso per caso, dal problema specifico da trattare con la psicoterapia.


*Nota: quando, alla richiesta del primo colloquio non potrebbe corrispondere un appuntamento immediato, la persona viene inserita in una "lista di attesa" e sarà richiamata entro pochi giorni.


*Nota: lo Studio non potrà mantenere a tempo indeterminato la presente Convenzione.

Il primo colloquio e la psicoterapia sarà condotta dalla dott.ssa F. Montemurro.

 


VANTAGGI di questa Convenzione.

1.  il risparmio economico; per ciascuna seduta convenzionata, si paga soltanto il "ticket", € 25,00 (la convenzione ottenuta dallo Studio, consente un consistente risparmio rispetto alla parcella che solitamente si applica).

2. poter usufruire, ad un costo minimo, della Psicoterapia Specialistica presso una struttura privata, nella quale senza la convenzione, la parcella ordinaria per seduta è di  € 70,00.

 


UTENZA

Possono usufruire della convenzione, coloro che rientrano in almeno una delle seguenti situazioni ed hanno un redito al limite di 14.000 €:

a.     disoccupati

b.     tutte le persone con situazione lavorativa precaria, critica o divenuta instabile

c.     studenti universitari: fuori sede, con età fino ad anni 28

d.     le persone in età compresa fra 18 e 25 anni con difficoltà economica

 

e.     tutte le persone oltre i 65 anni che vivono di pensione

f.      separate/i o divorziate/i, in condizioni lavorative o economiche, critiche o instabili

g.     coloro che, a causa della propria patologia, stanno sostenendo spese legali in propria difesa e sono in difficoltà economica.

h      membri di famiglia monoreddito, con almeno due figli

i.       minorenni accompagnati da chi ne esercita la (potestà) responsabilità genitoriale

l.       altre situazioni qui non previste, possono essere valutate nel corso del primo colloquio con lo psicoterapeuta 


Nota: le situazioni personali saranno condivise con lo psicoterapeuta durante il primo colloquio e valutate insieme.


Nota: non possono accedere alla convenzione tutti coloro che, da qualsiasi fonte, fruiscono di un reddito netto annuo superiore a € 14.000,00 anche se rientrano nominalmente nelle situazioni su esposte.

Per usufruire della "Psicoterapia Convenzionata” Telefonare al n. tel.3771067469

 


PROBLEMI E DISTURBI trattati con la Psicoterapia Convenzionata.

Tutte le situazioni che normalmente si trattano con la psicoterapia:

         "psicoterapia individuale"

        "psicoterapia sessuale" 

         "psicoterapia di coppia"

        "psicoterapia familiare

La convenzione non è applicabile alla psicoterapia in gruppo.


L' INIZIO del ciclo di Psicoterapia Convenzionata dipenderà dalla disponiblitài in quel dato momento.

In genere, si inizia entro 10/14 giorni, dopo il primo colloquio.

 

COSTO. PAGAMENTO DEL "TICKET" della Psicoterapia Convenzionata.

La tariffa della Psicoterapia Convenzionata, corrisponde al pagamento di un "ticket" per seduta, per l'intero ciclo di 20 sedute di 25,00 € per ciascuna seduta di psicoterapia

In dettaglio:

il costo totale dell'intero ciclo di Psicoterapia Convenzionata è unico e fisso e corrisponde al totale delle 20 sedute del ciclo ( € 25,00 x 20 sedute = € 500,00 ).

Il pagamento avviene nel seguente modo:

     I.            € 125,00 in occasione della prima seduta

    II.            € 125,00 in occasione della quarta seduta

   III.            € 125,00 in occasione della settima seduta

   IV.           € 125,00 in occasione della decima seduta


Dalla decima seduta, fino al termine del ciclo di terapia ( 20 sedute ), il paziente non deve pagare più nulla.

La tariffa convenzionata ( € 25,00 a seduta ), non può essere applicata a sedute singole al di fuori del ciclo delle 20 sedute complessive.


*Nota: per considerare il forte vantaggio della presente Convenzione, è utile sapere che la parcella ordinaria per una seduta di psicoterapia è di € 70,00.

La ricevuta sanitaria, insieme al modulo sottoscritto dal responsabile dello Studio, ha valore legale ai fini fiscali e di tutte le altre norme vigenti. La ricevuta sanitaria viene rilasciata con imposta di bollo da 2 € (fornita dal paziente) ed egli la potrà usare per le proprie detrazioni fiscali.

FREQUENZA delle sedute

Una seduta alla settimana.

In alcuni casi sarebbe possibile concordare due sedute la settimana, se fosse utile al benessere del caso.

 


E’ richiesta documentazione per usufruire della convenzione.

 

La situazione della persona che richiede "Psicoterapia Convenzionata" sarà condivisa con lo psicoterapeuta durante il primo colloquio e valutata insieme, in una modalità di fiducia reciproca. Lo psicoterapeuta potrà richiedere al paziente di presentare la documentazione che attesti la situazione che egli afferma ( per esempio: documento di riconoscimento, il reddito, condizione lavorativa, lavoro precario, contratto a termine, ecc.).

In tutti i casi il rapporto di "Psicoterapia Convenzionata" viene comunque documentato e ufficializzato a mezzo del rilascio, da parte dello Studio, del predisposto "modulo/contratto", sottoscritto dallo psicoterapeuta responsabile dello studio, dove vengono dichiarate e descritte le modalità che regolano la convenzione, rispetto alle quali si impegna lo specialista e che vengono accettate dal paziente.

Questa documentazione è valida, insieme alla ricevuta sanitaria, affinché il paziente possa farne uso ai fini fiscali e di quanto prevede la normativa italiana vigente.

 

LA CONVENZIONE NON E' APPLICABILE A CHI E' GIA' IN PSICOTERAPIA PRESSO QUESTO STUDIO

 La convenienza riguarda anche la considerazione che, il pagamento di una parcella così notevolmente bassa - niente di più che un ticket -, consente tuttavia la fruizione di Psicoterapia Specialistica presso una qualificata struttura privata, con tutti vantaggi correlati ( esclusività, riservatezza, attendibilità e precisione degli appuntamenti, possibilità di non incontrare altri utenti nello studio, ci sono due sale d'attesa, massimo rispetto della privacy, ecc.)

Lo Studio può consentirsi questa eccezionale offerta e quindi la offre a persone con determinate condizioni di disagio. Siamo consapevoli dell' attuale periodo economicamente critico per molti. L'offerta, sarà limitata nel tempo.


Sede per Matera e provincia, Altamura e zone limitrofe: Via L. Protospata, 48


Sede per Barletta e provincia, Andria, Trani, Bisceglie, Canosa e zone limitrofe: Via A. Bruni, 17


COSA SCRIVONO ALCUNI PAZIENTI .

In psicoterapia non va chi ha problemi. Tutti hanno problemi. In psicoterapia va chi vuole risolverli. 

 

RIPORTO COME ESEMPIO PARTE DI ALCUNE LETTERE CHE I PAZIENTI SCRITTO AL DOTT. RENATO MONTEMURRO, IN CUI ESPRIMONO ALCUNE CONSIDERAZIONI DURANTE E AL TERMINE DELL'ESPERIENZA VISSUTA, NELL'AMBITO DEL PERCORSO PSICOTERAPICO AFFRONTATO CON IL DOTT.

Barletta, 03/05/2018

Ho iniziato questo percorso con lei, poichè non riuscivo, da alcuni anni, a viaggiare e stare fuori di casa. Sono appena tornato da Bologna, dove ho potuto seguire in concerto, il gruppo musicale che mi interessa. Sono soddisfatto di come ho vissuto il viaggio in treno, ero tranquillo, il viaggio non mi è pesato. Al concerto ero sereno e mi sono divertito, ero con degli amici, avrei voluto fermarmi qualche giorno in più per visitare Bologna. Adesso abbiamo con gli amici deciso di fare un altro viaggio in tre capitali europee. Mi sento sicuro di poter viaggiare senza quel panico che ha caratterizzato la mia vita in circostanze particolari. In questo ultimo incontro non posso che esserle riconoscente.

Grazie (Praticante avvocato)

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29-03-2018 Matera

In questo ultimo incontro vorrei ringraziarla per tutto quello che ha saputo fare per me. Se penso alla prima seduta , ai pensieri completamente negativi, al mio immobilismo, alla mia paura di agire, di quel periodo e come mi sento ora dopo 9 sedute effettuate con lei, mi sembra impossibile. Il giro di boa è stato aver considerato il rimprovero ed essere riusciti a dare un senso a come quegli episodi (si riferisce al vissuto di esperienze passate) mi hanno condizionato in seguito.

Grazie ancòra  (Avvocato)

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Scritto circa un anno dopo la conclusione della psicoterapia. 

"Spero si ricordi di me. Mi chiamo Pietro........ Mi avete curato e guarito. La mia salute adesso è OK. In famiglia è OK. La saluto dicendole Grazie,

Pietro........"(Perito chimico) MT

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Gent.mo Dott. Renato le scrivo per ringraziarla per il suo lavoro. Noi pazienti veniamo a scaricare in seduta i nostri drammi e le nostre angosce. Le  sono grato per quello che è riuscito a darmi e l'avermi rispettato, so che da altri prende di più ( in riferimento al compenso), si è messo nei miei panni, questo è una bella cosa e le fa certo onore. Io la ricorderò sempre come persona fine, gentile e capace nel suo lavoro. Con la presente le auguro buon lavoro e infiniti e sinceri saluti,

Mario....... (Coiffeur)

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Con stima e riconoscenza

Michele.......... (Professore di lettere) MT

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Un pensiero di gratitudine,

Fanny.........(Imprenditrice) BAT

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Sono la mamma di N........, mio figlio ha frequentato il suo studio, dopo alcune sedute lei chiamò mio marito e gli disse che N.. doveva consultare uno psichiatra. Mio marito portò nostro figlio da un neurologo, ma non ci fu una svolta. Lei intanto disse a N... che non poteva più seguirlo per motivi di lavoro in altra città. Mio figlio ha cercato altri psicologi a Bari, ma quando non è riuscito a trovare una ragione del suo malessere........, si è rintanato in casa e non è più uscito. Alcuni giorni fa ho pensato a lei che è stata l'unica persona a pensare anche ad un medico per N.....  E pensare che nel nostro lavoro io e mio marito che siamo a contatto con i ragazzi, siamo andati sempre oltre (rapporto professore alunno). 

Giulia......(Insegnante)

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Desidero ringraziarla di cuore per quello che sta facendo per me, per la sua capacità di ascoltare e capire, per la sua ironia. Spontaneamente riesce a comunicarmi la sua solidarietà e a farmi sentire giusta senza rinunciare, però, a sottolineare i miei errori, perchè trasforma le mie idee, in progetti concreti, fattibili. Quando penso alla mia situazione complicata e mi arrabbio e mi rattristo, per quello che sto vivendo, subito dopo ne individuo gli aspetti positivi che sono tutte quelle persone che con la loro sensibilità, illuminano la mia vita. Io le chiamo "Lanternine", cioè piccole lanterne: si tratta di persone che io considero speciali perchè riescono a rischiarare il buio che c'è intorno a loro; non sono in grado di sconfiggere l'oscurità, ma almeno ne diminuiscono l'intensità. Ebbene, Lei è una di quelle persone per me.

Con stima ........A...... (Laureata in Giurisprudenza)

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Se penso alla prima volta che sono stata nel suo studio, Dott. Montemurro, mi rendo conto di quanto il lavoro che ho fatto insieme a lei sia stato di fondamentale importanza. Quando ho iniziato questo lavoro la sensazione di impotenza che sentivo era diventata una costante che non mi abbandonava mai: ero rassegnata alla mia condizione, qualunque essa fosse e non vedevo una via di scampo. Mi sentivo "in apnea", come se il peso della responsabilità, delle aspettative che immaginano gli altri su di me, mi impedissero di respirare; inoltre mi sentivo "bloccata" nel corpo, impossibilitata a muovermi, trattenuta da catene che non capivo quali fossero. Io non mi ascoltavo più, presa com'ero dalla smania di rattoppare gli strappi che quotidianamente laceravano una parte di me, del mio orgoglio, dei miei progetti, del mio modo di essere. L'unica cosa che potevo ancora fare era piangere e commiserarmi per quanto fossi sbagliata, per quanto fosse sbagliato il mio modo di pormi nei confronti delle situazioni, delle cose e delle persone che mi circondavano. Lei poco a poco, mi ha aiutato a capire il motivo per cui io mi sentissi così, da cosa provenisse il mio disagio, quale fosse la causa della mia perenne insoddisfazione. Insieme abbiamo setacciato e scandagliato ogni ambito della mia vita, più o meno privato e sebbene stupidamente a volte ho provato ad evitare di raccontarle qualcosa di molto doloroso o di molto personale o qualcosa per cui temevo di essere giudicata. In seguito alla perdita di una persona a me molto cara.......in questi 20 anni da quell'evento traumatico ne ho subite tutte le ripercussioni possibili, cercando di spingere il più in fondo possibile nella mia anima il dolore ed il senso di solitudine che provavo. Ho sempre sbagliato a credere che non parlandone quella tristezza di fondo potesse sparire: essa è sempre rimasta lì, a covare nell'ombra, ad amplificarsi, a risucchiarmi le energie e a farmi sentire infelice anche nei momenti di gioia... Ho cercato di colmare quel senso di vuoto accumulando oggetti ed impedendo a me stessa di liberarmi di essi, molti davvero insignificanti, perchè era come se -come lei mi ha saputo spiegarmi- liberandomi degli oggetti, temessi di liberarmi dei ricordi che essi incarnavano, perdendoli per sempre. I ricordi sono nella testa e nel cuore, non negli oggetti, il distacco non implica necessariamente una perdita e la morte non uccide l'amore che si può provare nei confronti di qualcuno. Questo è il concetto che ho provato a fare mio provando poco alla volta -spesso con grade impegno emotivo- a liberare i miei cassetti, i miei armadi, scaffali, scatole con tanti oggetti inutili ed inutilizzati che per tanto tempo - senza che me ne rendessi conto- mi hanno oppresso impedendomi di vivere serenamente. Un altro "nodo" è stato quello -concatenato al precedente- della mia tendenza a lasciare le cose in sospeso, a rimandare, a non voler/dover mettere la parola "fine", lasciando sempre una porticina aperta per poter ritornare. La fine equivale ad un addio e gli addii, si sa, fanno male all'anima per la loro potenza inesorabile............... Non so se è presto per gioire,......, ma io non piango più con la stessa facilità con cui lo facevo prima: non piango più quando leggo i biglietti di auguri che mi scrive mia madre, non piango più alle poesie che sento recitare dalle mie bambine o al semplice pensiero che stanno crescendo......... Ora riesco a parlare di me, ad esprimere le mie sensazioni (gioia, paura, rabbia, perplessità, ecc.) senza temere i giudizi. Ora riesco a respirare di nuovo, riesco a pensare a me stessa e ad avere fiducia nelle mie capacità (in barba a chi mi faceva sentire sbagliata.....), ho più spazio in casa e nella testa, mi sento più autonoma, più indipendente dal legame affettivo con gli altri, più realizzata, in una parola, più FELICE. Io sono felice dei progressi che ho conquistato, sono felice di averla incontrata lungo il mio cammino, perchè è grazie a lei se ora mi sento meglio, se affronto le giornate con positività. Credo che sia stato il destino a portarmi da lei e questa idea non potrà togliermela nessuno dalla testa. Riprova del fatto che quast'anno di lavoro con lei sia andato a buon fine è anche, che scrivendole queste righe sincere io non stia piangendo............; la prova del fuoco sarà stringerle la mano ed inforcare l'ascensore per l'ultima volta nella prossima seduta. Se il magone non si impadronirà di me vorrà dire che il suo lavoro resterà per sempre nel mio cuore, come lei.

Grazie Sincero, S....... (Insegnante)

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Questi incontri (sedute) mi stanno aiutando a riflettere sul rapporto con i miei figli. Cerco di capire le loro difficoltà, le loro esperienze adolescenziali e cerco di essere di aiuto ai loro momenti difficili che mostrano con rabbia, conflittualità. Cerco di pormi nei loro confronti non solo dal mio punto di vista. Cerco, con difficoltà, di rispettare il loro modo di essere. Non è facile, però ho capito che per la loro maturità devo dare loro anche fiducia.

Antonio (Medico Veterinario)

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Il rapporto matrimoniale che sembrava irrimediabilmente in crisi, con queste sedute stiamo rendendoci conto che non riuscivamo a parlare, perchè ci eravamo creati dei pregiudizi, discutevamo di ciò che ognuno di noi pensava dell'altro, come nemici da cui difendersi. Non ci consideravamo più, adesso cerchiamo di dialogare e di non avere paura di ascoltarci.

Ruggiero (Tecnico di Radiologia)

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Questo spazio per me è importante, perchè mi sento capito e non giudicato.

Emanuele (Studente)

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Questa esperienza mi permette di essere più consapevole delle mie reazioni dei miei comportamenti e delle mie scelte. Dare un senso alle mie sensazioni, capire i miei pensieri le mie emozioni, i miei sintomi, avere coscienza emotiva di ciò che vivo, mi aiuta a non avere paura di ciò che provo. Grazie

 S..... (Psicologa)

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Questo lavoro su me stessa, mi aiuta a capire certe contraddizioni che si determinano in alcune situazioni, molte volte le più importanti, che in genere mi lasciano un senso di delusione e di colpa. Adesso è come se la nebbia si diradasse, inizio ad avvertire momenti in cui mi sento più giusta, in certi momenti anche un pò serena.

 

E.......... (Cantante professionista)

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La psicoterapia con il Dott. Montemurro mi sta aiutando a fare ordine dentro di me e riesco a dare un seno a ciò che penso e provo.

Daniele (Industriale, dirige la sua fabbrica)

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Ho iniziato questo percorso, perchè avevo attacchi di panico e per questo motivo, evitavo di andare fuori città, a me piaceva molto viaggiare, ma per paura di stare male ho evitato per 10 anni di prendere l'aereo. Quest'anno con la mia ragazza sono riuscito a prendere l'aereo, con un po' di preoccupazione iniziale, sono riuscito ad andare fuori dell'Italia per circa dieci giorni. Tutto sommato..... è andata..... e questo mi ha fatto avere maggiore fiducia in me ed ho capito che continuando a fare questo lavoro, se chiarisco sempre di più il senso della mia ansia quando emerge, aiutato a lavorare su me stesso (sulle mie emozioni) ce la posso fare. Sono soddisfatto.

Alessandro..(Impiegato) 

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Buonasera dottore domenica mattina siamo andati a prenotare per il ristorante come ti dissi. Stavo bene tranquillo mi sentivo di aver fatto la cosa giusta. Il pensiero di rendere felice la mia fidanzata, mi faceva contento e dopo aver contattato e concluso l'accordo, mi sentivo bene come se i pensieri tutti quei pensieri, d'ansia, fossero passati, mi sentivo bene. Il pensiero di vivere con lei non mi creava ansia quando guardavo un'altra bella ragazza era una cosa che finiva al momento perchè pensavo anche al corpo della mia donna e mi rendevo conto che la mia ragazza non è da meno e sapendo come dici tu che sono pensieri che la mente usa come strategia per difendersi dall'ansia. Tutto lunedì è stato tranquillo come se mi fossi già catapultato nella vita da sposato come se mi fossi preso le mie responsabilità, avevo voglia di lei solo......Ieri la guardavo e mi piaceva in tutto avevo voglia di lei, stando insieme mi innamorerò sempre di piu..

Paolo (Dipendente)

 Fine della conversazione in chat

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Sono in terapia dal Dott. Montemurro e sono ormai sette mesi che non faccio più uso di sostanze, mi sento pulito e fortunato.

Grazie. E........Stilista


Alcune domande che riguardano la seduta.

Quando riceve? 

Dopo aver telefonato dalle ore 8 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 20 per concordare un appuntamento , i tempi di lavoro per ricevere la persona, sono negli Studi di Barletta e di Matera: dal lunedì al venerdi dalle ore 7 alle ore 19, esigenze particolari del giorno e dell'orario verranno valutate insieme. E' operativo l'Orario Continuato compresa la Pausa Pranzo

Per appuntamento:   Cell.: 377 106 7469; - 333 3744 293;  ; 

Telefonare dalle ore 8 - ore 13; alle ore 15 - ore 20. .

 

E' opportuno che chiami per prenotare direttamente l'interessato, senza intermediari (per esempio coniugi, genitori...), come manifestazione di una propria volontà e motivazione a farsi aiutare.

 

Quanto dura una seduta?

La durata della seduta in realtà, dipende dagli argomenti emersi e dalla necessità di dover calmare un'emozione particolare vissuta ed emersa in seduta, pertanto l'incontro può durare da 45 a 60 minuti. Di solito quando dura più di 45 minuti si tende a ripetere argomenti già riferiti. Il lavoro psicoterapico non dipende dal tempo, dalla durata della seduta, ma dai contenuti e dalla capacità dell'analista, di aiutare la persona a trovare un senso alle emozioni, dal disturbo della persona. Non si possono fare sedute fiume, comunque ogni argomento che emerge a fine seduta, se importante, richide considerazione e tempo, non può essere liquidato in pochi minuti, perciò può essere trattato nella seduta successiva. E' importante che il paziente lavori fra un incontro e l'altro, sulle esperienze e sulle emozioni emerse durante l'incotro, troppi argomenti su cui lavorare durante la settimana, confondono ed è dispersivo.

Ogni seduta di consulenza o di psicoterapia dura in media fra 45 minuti e 60 minuti, comprese le pratiche formali (compilazione modello per la privacy, pagamento, appuntamento successivo, ecc.). Durante il primo incontro, se si deciderà di proseguire questo lavoro, dedicherò anche il tempo per organizzare e concordare insieme gli inconti (giorno ed ora) delle sedute successive. Prima di iniziare la consulenza l'utente firma un documento che riguarda la privacy e fornisce i suoi dati anagrafici e fiscali per emettere fattura ed esprime l'adesione o l'opposizione alla trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria. Viene comunicato il costo e si salda a fine seduta.   

Quanto dura un percorso terapeutico efficace? Molto difficile dirlo, dipende non solo dalla gravità della situazione, intesa come origine (quando è nato il problema), e durata (quanto tempo è trascorso), ma soprattutto dal tipo di obiettivi che ci si prefigge.

 

Quanto costa? 

Il "primo colloquio è una prestazione professionale clinica e specialistica, rientra nell'ambito della consulenza iniziale necessaria, fondamentale per la diagnosi e la prognosi". 

 

Pertanto ritengo che si debba pagare anche la prima seduta, perchè io esprimo un impegno ed una professionalità verso il problema che la persona mi manifesta e non vedo il motivo per cui il mio lavoro non debba essere riconosciuto. Ritengo utile considerare il primo colloquio uno spazio in cui sia possibile conoscerci e valutare insieme sia se intraprendere un percorso sia se sentiamo che è per noi possibile lavorare insieme. Preferisco parlare di persona dell'aspetto economico. Il costo è un importante fattore che determina il setting terapeutico (vi rimando ad un altro articolo presente in questo sito), ma il mercato pugliese e lucano, ambiente in cui opero, è talmente vario che una semplice indicazione di massima, come il tariffario proposto dall'Ordine Nazionale degli Psicologi, non è sufficiente. Per questi motivi ho deciso che solo per chi è in difficoltà economica, per un numero limitato di pazienti, applico un tariffario a costi contenuti, un tipo di psicoterapia solidale che contempli un privato sociale. Per tutti gli altri,  io ho scelto una diversa strada, una tariffa equa che sia sostenibile da tutti, infatti il costo della seduta individuale varia da 50 a 70 €, il costo della seduta per la psicoterapia di coppia varia da 70 a 80 €. Il pagamento avviene a fine seduta.

 

Quando devo pagare? Il pagamento dovrà avvenire alla fine di ogni seduta e potrà essere effettuato con pagamento tracciato (Assegno, Bonifico, a mezzo POS) se si vuole scaricare fiscalmente la ricevuta in quanto spesa sanitaria. Si può pagare in contanti ma la Ricevuta emessa non è scaricabile.

 

Se la Psicoterapia si dovesse prolungare, per due anni la sua tariffa rimarrà stabile anche nel caso in cui i costi siano aumentati per i nuovi pazienti. Successivamente è possibile che l’adeguamento alla tariffa in vigore.

 

Qual'è la frequenza degli incontri? La frequenza dipende dalla natura della problematica e dall'esigenza determinata dal disagio del paziente, all’inizio del percorso è di 1, 2 o 3  volte a settimana. Questo intervallo permette di avere il tempo per riflettere su quanto accaduto nella seduta precedente e nello stesso tempo di avere una continuità di lavoro che difficilmente si ha in altre soluzioni. Altre situazioni possono essere prese in considerazione. Proporre un inizio di percorso con una frequenza di 1 volta al mese può risultare solo una perdita di tempo e di soldi, spesso dietro queste richieste si nasconde la paura di avere un reale cambiamento della propria vita. Quando si è verso la fine, della psicoterapia durante la fase di consolidamento, è possibile diradare gli incontri ad 1 volta ogni 15 giorni e poi, se necessario 1 volta al mese. 


Non si accettano, durante la Psicoterapia, richieste di appuntamenti che vanno oltre la settimana. Tranne che non siano concordati sin dall’inizio della psicoterapia e per motivi eccezionali, come impegni presi precedentemente o eventi imprevisti particolari. Gli appuntamenti successivi che vanno oltre la settimana, (9-15 giorni, o peggio dopo un mese, ecc., Freud parlava della crosta del lunedì, poichè passsavano 2-3-giorni senza il lavoro psicologico) sono delle consulenze, che non vanno bene se la persona necessita di psicoterapia, altrimenti lo psicoterapeuta fisserebbe delle consulenze. Pertanto quando il paziente in psicoterapia o all’inizio, decide di voler fissare un appuntamento dopo 10-15-giorni, tale decisione non è possibile ed è da considerare, interruzione. La psicoterapia ha bisogno di regole, di tempi di lavoro ristretti e costanti se si vogliono raggiungere gli obbiettivi che il paziente si auspica. E' lo Psicoterapeuta che conosce quello che è più giusto per quel paziente per poter stare bene e le richieste che tenderebbero a mantenere il disturbo. Se il paziente vuole continuare a decidere, come ha fatto sempre, il modo per risolvere il suo problema, farebbe bene a non intraprendere questo impegno, non è obbligato. Comunque anche questa richiesta andrebbe valutata nell’ambito delle sedute.


Se arrivo in ritardo cosa succede? Se l’appuntamento è dalle 15 alle 15,45, durante questo arco di tempo io la aspetterò nello studio. Quello è il suo spazio, in termini di luogo e tempo, ciò significa che si fitta quel tempo in quel giorno concordato ed è solo suo. I suoi 45 minuti non cominciano dal momento in cui entra in studio, ma dall’ora esatta dell’appuntamento concordato.     

E se arrivo in anticipo? Aspetterà fino all’orario prestabilito.     

Se quel giorno non posso più venire posso disdire l’appuntamento?

Se mi avviserà almeno due giorni prima cercheremo insieme di trovare un altro spazio all’interno della stessa settimana, o se si determina una situazione eccezionale l'appuntamento si rinvia, altrimenti dovrà comunque pagare il costo della seduta (Il principio è come fittare quel tempo concordato). Come per i ritardi, le assenze, sono dei segnali importanti che fanno parte della terapia così come arrivare sempre in anticipo o chiedere dei cambiamenti, saranno quindi argomento di analisi nell’arco delle sedute successive.   

 

Se disdico l'appuntamento.

 

Se si prende un primo appuntamento e non si è nelle condizioni di essere presenti in studio richiedo, come manifestazione di rispetto, di avvisarmi tempestivamente, in modo che io possa riorganizzarmi con gli appuntamenti della giornata, per dare l'opportunità ad altri in lista d'attesa, di subentrare.

L' avviso di disdetta, ricevuto poco prima dell'appuntamento stabilito, rappresenta per me un grande disagio e potrei non essere più disponibile a ricevere in seguito la persona.

 

Se interrompo potrò tornare in futuro? Può interrompere quando lo desidera, è consigliabile però fare una seduta di chiusura per fare il punto su quanto accaduto in psicoterapia e valutare cosa ci si può portare fuori da questa esperienza. Una volta interrotto il percorso, deve considerare che se deciderà di tornare è possibile che quel' orario sia stato occupato e dovrà accettare il giorno e l'ora disponibile e la tariffa vigente. 


Eventuale richiesta di cerificato o di relazione, anche per chi è in psicoterapia, ha un costo a parte: il certificato ha un costo di 30 €; la relazione ha un costo che varia da 80 a 400 €.  -----------------------------------------------------


Cosa accade dal momento che si decide di andare dallo psicologo o dallo psicoterapeuta?.

Accade esattamente quello che accade andando da qualsiasi altro professionista della salute. La persona cerca di fare capire esponendo al professionista qual'è il problema per risolvere un suo bisogno. 

Cercherò di considerare alcune fra le più comuni domande che vengono poste a tale proposito. 

Andare dallo psicologo per certi versi ricalca le visita medica, per altri è completamente differente. 


 Domande Frequenti


“Non so da dove cominciare, mi faccia qualche domanda!”

Dobbiamo raccontare la nostra vita ma …da quando? Da quando siamo nati oppure dal primo evento significativo che ancora ricordiamo, oppure semplicemente dal primo ricordo che abbiamo? Non c’è una scaletta, dovete esprimere ciò che vi sta più a cuore, oppure ciò che vi toglie il sonno, insomma, se avete un problema specifico, si inizia da li se invece c’è solo un malessere diffuso e ancora mal delineato, si può cominciare anche raccontando un sogno e da li partire. Da qualsiasi punto si parte, si arriva sempre al centro … del problema. 


Proviamo quindi a chiarire il problema.

Quando andiamo dal medico perchè avertiamo un malore, che facciamo … glielo facciamo indovinare?

Certamente no, indichiamo la parte dolorante. Da noi, psicologi, accade la stessa cosa. Non abbiamo la palla di vetro, abbiamo bisogno di sapere esattemente come il medico di conoscere il problema, quindi, apritevi senza remore. Dall'analista tutto quello che viene espresso non viene giudicato, non serve, ciò che viene espresso ha valore solo per aiutare la persona che chiede aiuto a capire il suo vissuto per poter vivere meglio. Il giudizio dell'analista non serve in analisi, l'analista deve essere equidistante dal problema del paziente, per poterlo aiutare. Perciò la persona si deve sentire libera di esprimersi e l'analista non deve aggiungere al problema espresso, il peso del proprio giudizio perchè così si rischia di confondere il paziente (controtransfert). Il paziente deve capire il proprio giudizio non quello dell'analista.


Se invece pensate che, anche se non abbiamo la palla di vetro, abbiamo invece strumenti misteriosi e siamo in grado di comprendere tutto semplicemente guardandovi negli occhi, oppure vedendo come vi accomodate, oppure come parlate, sappiate che questo non è vero.


 Andando dallo psicologo sappiate che si fa una sola cosa: si parla, non si fa altro. Potrebbero servire più sedute prima di comprendere appieno il nocciolo del problema, mentre è posibile che alla fine del primo incontro il terapeuta vi proponga come eventualmente proseguire.


Per ogni dubbio o perplessità, evitate di andare in internet o chiedere ad amici se prima non lo avete fatto con il vostro terapeuta. Chi scrive su internet non conosce la vostra storia e l'amico vi parlerà del vostro problema da amico, ma per problemi che fanno soffrire, che persistono da tempo, l'aiuto di un amico o di un familiare non basta, ci vuole la conoscenza profonda della dinamica del problema e il giusto distacco affettivo. 

 


 

Come si sceglie il professionista e perchè a volte le tariffe sono diverse?

La Scelta, La Competenza, La Tariffa Del Professionista Va Valutata In Base a: Il percorso formativo (effettuato presso università e scuole riconosciute: Laurea, Specializzazioni, Master Universitari). Gli anni di esperienza lavorativa come Psicologo e come Psicoterapeuta. Esperienze lavorative acquisite in diversi ambiti della Psicologia e della Psicoterapia (lavoro in Studio, in Consultorio, nell'ambito della Psicologia Giuridica e Forense, come Docente e come Relatore per conto di Istituzioni come per es. Comune e Scuole ecc.).   

                                                   

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